07/03/09

Giornata internazionale della donna

Monito di Napolitano durante la celebrazione della Giornata internazionale della donna al Quirinale sulle violenze.
«Lo stupro è l’ombra più pesante sulla lotta della donna per la piena parità, la vergogna, l’infamia come tutte le forme di molestia, di vessazione, di persecuzione nei confronti delle donne».
Questo «nel mondo come in Italia, in una parte del mondo in modi orribili, barbarici, in Italia verso donne italiane o straniere non fa differenza, ad opera di stranieri o italiani non fa differernza».
Il presidente della Repubblica ricorda il periodo fascista. Il fascismo privò le donne «dei fondamentali ed elementari diritti e le costrinse, se ebree, con le infami leggi razziali» ad abbandonare le scuole pubbliche. Napolitano ha fatto questa dichiarazione ricordando l’esempio di una delle premiate, la professoressa di matematica Emma Castelnuovo. Il Capo dello Stato le ha reso così omaggio «perchè rappresenta e ci ricorda la Resistenza al fascismo che, oltre a privare le donne di fondamentali ed elementari diritti le costrinse, se ebree, con le infami leggi razziali ad abbandonare con i loro colleghi e studenti le scuole pubbliche rifugiandosi con coraggio in un esperimento di scuola privata esclusivamente ebraica».

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06/03/09

Matematici, cultura e politica in Italia tra ‘800 e ‘900

Università degli Studi di Roma “Tor Vergata’’
Aula L3 - Dipartimento di Matematica Facoltà di Scienze
via della Ricerca Scientifica, 1 - Roma
10 marzo 2009 ore 15.00

Centro di ricerca e formazione permanente per l'insegnamento delle discipline scientifiche Università degli Studi di Roma “Tor Vergata’’ e il Corso di Laurea in Matematica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata’’
presentano
"Matematici, cultura e politica in Italia tra ‘800 e ‘900".
Federigo Enriques: commenti e proposte per un dibattito

Info: www.scienze.uniroma2.it

Federigo Enriques nato a Livorno 1871 fu matematico, filosofo e storico della scienza. Professore di geometria proiettiva e di geometria superiore nell'Università di Bologna (1896), poi in quella di Roma (1922), venne allontanato dall'insegnamento nel 1938 in seguito alle leggi razziali e reintegrato nel 1944. Fu direttore della sezione Matematica della Enciclopedia Italiana (1925-37) e Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1925-38, 1945). Nei primi anni del '900 fu Presidente della neonata Società filosofica Italiana, fondò, insieme a Eugenio Rignano, e diresse dal 1907 al 1915 la Rivista di Scienza (poi Scientia). Organizzò il Congresso Internazionale di Filosofia di Bologna (1911); nel 1919 divenne Presidente della Mathesis. Fu tra i primi in Italia ad accorgersi delle rilevanza scientifica delle teorie di Einstein e, strenuo difensore della rilevanza culturale delle scienze e della Matematica in particolare, non esitò a schierarsi con vigore contro le teorie idealiste di Benedetto Croce col quale ebbe un accanito diverbio epistolare. Muore a Roma il 14 giugno 1946.

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Mostra di M. Merz

Presso la Galleria OREDARIA Arti Contemporanee di Roma (Via Reggio Emilia 22-24),
dal 26 febbraio al 23 maggio 2009
Mario Merz - L’asocialità è coscienza. La socialità è struttura



A dare il titolo alla mostra è un disegno del 73 a pennarello e inchiostro, rosso e nero, che letto integralmente raffigura anche l’alter ego dell’assunto dato, vale a dire La socialità è coscienza, l’asocialità è struttura, con una doppia sequenza della serie numerica di Fibonacci, la cui immagine ricorda due tazze sbilenche, o forse due strane clessidre, ma in equilibrio.

La serie di Fibonacci, che è una progressione numerica individuata nel ‘200 dal matematico pisano di cui porta il nome, nella quale ciascuna cifra è la somma delle due precedenti, è un tema su cui Merz lavora a partire dagli anni Settanta, perché in essa riconosce un sistema capace di rappresentare i processi di crescita del mondo organico, già individuati ed espressi dall’artista nella spirale. Per Merz la serie di Fibonacci è una progressione non solo numerica, ma anche organica, e più precisamente è la trascrizione matematica di una figura che parte dal punto zero per espandersi all’infinito, come la spirale appunto, che per lui rappresenta una precisa idea di vita, di energia in espansione, di movimento.

Nella mostra c’è un ciclo di disegni, riferibile al mondo dei numeri e in particolare alla successione di Fibonacci, totalmente inedito. Il I5 aprile 2009 avrà luogo nei locali della galleria un incontro sul rapporto fra arte e matematica al quale parteciperanno Philippe Daverio, il matematico Michele Emmer, l’epistemologo Gianluca Bocchi e il critico Giovanni Maria Accame. Per l’occasione verrà proiettata una video-intervista in cui l’artista parla della sua ricerca. Egli sosteneva che le opere d’arte moderna non debbono essere datate e che l’arte moderna è veramente tale quando non ne esiste la storia.

I bambini non finiscono mai di stupirci

Un bambino australiano di 11 anni ha battuto quasi due milioni di studenti e ha vinto una delle maggiori competizioni online di matematica del mondo dopo aver risposto esattamente a circa 129.100 problemi aritmetici in 48 ore.


Quanto fa 129100 diviso 48?
2689,583
Resto basita e... un po' perplessa!

E avete visto la foto nell'ansa reuters su una gara di matematica in China?
Anche qui resto senza parole! Date un'occhiata:

Il sito ufficiale sulla gara è http://www.worldmathsday.com/

05/03/09

Festival della matematica 2009: creazioni e ricreazioni

Festival della matematica 2009
dal 10/03/2009 al 11/03/2009 New York,
dal 19/03/2009 al 22/03/2009 Auditorium Parco della Musica - Roma

http://www.auditorium.com/eventi/4937211

Corner Radio3
Dal 19 al 22 marzo Radio3Scienza racconterà in diretta dall'Auditorium gli eventi del Festival, con interviste ai suoi ospiti più prestigiosi e commenti quotidiani sugli incontri più significativi.

I logaritmi potenti strumenti di calcolo

Venerdì 6 marzo 2009, presso l’Aula Magna dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, a Modena, la prof.ssa Franca Cattelani Degani dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia affronterà il tema de “I logaritmi potenti strumenti di calcolo”.
“I logaritmi – afferma la prof.ssa Franca Cattelani Degani dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - furono ideati all’inizio del ‘600 come strumento capace di trasformare moltiplicazioni in addizioni, divisioni in sottrazioni, potenze o radici n-esime in moltiplicazioni o divisioni per n, apportando così notevoli semplificazioni ai calcoli. L’esigenza di avere un tale strumento matematico era così forte che i logaritmi furono scoperti, in modo totalmente indipendente, da due studiosi: lo svizzero Joost Bürgi (1552-1632) e lo scozzese John Napier (1550-1617). I logaritmi di Bürgi e Nepero si ottengono da una corrispondenza biunivoca tra gli elementi di una progressione geometrica e quelli di una progressione aritmetica ed è assente il concetto di . Bisognerà attendere Eulero per avere una risistemazione dei logaritmi come oggi li conosciamo”.


Complexity day

Ricerca interdisciplinare e dinamiche complesse.
Appuntamento con gli studi più innovativi al "complexity day" lunedì 9 marzo 2009, a Firenze.
Biologia, ingegneria, statistica, matematica, psicologia: in diversi campi la ricerca si trova ad avere a che fare con sistemi complessi, costituiti da un gran numero di componenti che mostrano comportamenti e proprietà collettive estremamente complicati.

04/03/09

Niente crisi con i frattali?

«All’epoca nessuno mi ascoltò». Seguono sospiro e bonaria risata. E se il padre dei frattali avesse ragione? Non lo sapremo mai. Quasi mezzo secolo fa Benoit Mandelbrot fu il primo a scoprire che i prezzi del cotone violavano le regole classiche dell’economia, perché fluttuavano oltre le curve standard, e cinque anni fa ha pubblicato un saggio - «The Misbehaviour of Markets» - sintetizzato così: «Le teorie finanziarie, quelle insegnate nelle business schools, sono fondamentalmente sbagliate».

Leggi articolo di G. Beccaria su la stampa.it scienza

Il minimo comune multiplo

Supponiamo di prendere i primi 20 numeri naturali:
qual è il minimo comune multiplo di tutti e 20?

m.c.m.(1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20)

Tratto da

http://sciencebackstage.blogosfere.it/2009/03/la-matematica-in-gioco-il-minimo-comune-multiplo.html

Scienza in cucina


Il vino di Luca Pacioli

Bolzone. Doi ànno a partire una bote de vino che tene some 8 e si ne deve ciaschuno avere some 4 in sua parte, e non ànno altri mesure né instrumenti de poderlo partire se non do’ altre botti voite, che l’una tiene some 5 e l’altra tiene some 3. Dimando commo lo partiranno giustamente.

Gioco. Due persone devono dividere il vino contenuto in una botte da 8 some in modo da averne 4 some ciascuno, e non hanno misure o strumenti di cui servirsi se non altre due botti vuote, una da 5 some e l’altra da 3. Come fanno a ottenere parti uguali?

Leggi articolo su lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it

Fra' Luca Bartolomeo de Pacioli o anche Paciolo (Sansepolcro, c. 1445 – 1514 o 1517) è stato un religioso, presbitero e matematico italiano.
Entrò nell'Ordine francescano nel 1470. Fu un insegnante di matematica e viaggiò molto, finché nel 1497 accettò l'invito di Ludovico il Moro a lavorare a Milano, dove collaborò con Leonardo da Vinci.

03/03/09

La data di nascita di Cantor: 331845... un numero divisibile per 3

Ah, l’infinito! Drammaticamente sfuggente e terrorizzante, nonché presente in quasi ogni aspetto della cultura umana.
[...]
In matematica, linfinito compare immediatamente: il bambino che impara a contare forse acquisisce prima solo i nomi dei primi dieci numeri, e soltanto in seguito un vero concetto di “numero”. Impara una filastrocca che inizia con uno, prosegue con due, tre, quattro, e arriva fino al dieci. Poi comincia ad associare ognuno di quei dieci vocaboli al corrispondente numero delle dita, e poi a riconoscerli in due mele, in sei sedie. Rapidamente si accorge che le mele possono essere anche più di dieci, e che gli mancano i nomi per esprimere quella quantità di oggetti: ma è un attimo, perché qualcuno comincerà allora a dargli le regole per esprimere i numeri maggiori di dieci, e gli mostrerà come arrivare a cento, a mille, e ancora oltre.
[...]
Colui che scoprì che ci sono infiniti infiniti, e non un solo misero infinito, fu Georg Ferdinand Ludwig Philipp Cantor. Figlio di padre tedesco (seppur nato in Danimarca) e di madre russa, Cantor nacque a San Pietroburgo il 3 marzo 1845.


Suggestiva immagine tratta da Gottinga di Davide Osenda

01/03/09

Le forme di Benoît Mandelbrot


I frattali che magia :-) Leggi articolo e Vedi immagini

Una galleria d’immagini sulla geometria frattale diventa una collezione di oggetti d’arte dove la natura dimostra ancora una volta che tutto è già presenta davanti ai nostri occhi e che noi spesso non riusciamo a vederla.
Le più belle immagini degli studi di Benoît Mandelbrot sulla geometria frattale.
Benoît Mandelbrot (Varsavia, 20 novembre 1924) è un matematico polacco naturalizzato francese, noto per i suoi lavori sulla geometria frattale.

Statistiche...

Il ministero dell'Istruzione ha diffuso le statistiche sugli scrutini del primo quadrimestre.
Pioggia di cinque in condotta, soprattutto per gli studenti dei tecnici professionali.
Più in generale, rispetto allo scorso anno, sono aumentate le insufficienze. Alle superiori il 72% degli studenti ne ha riportata almeno una.
Le carenze si riscontrano in modo abbastanza uniforme tra le diverse zone del paese (Nord 70,1%, Centro 74%, Sud ed Isole 74,4%).
Al vertice delle discipline in cui si registrano più difficoltà ci sono le lingue straniere che hanno superato la matematica con il 63,3% di insufficienze contro il 61,1 per cento.
L'area formativa in cui si registrano le performace peggiori resta quella professionale, con l'80% dei ragazzi che ha riportato insufficienze. Seguono gli istituti tecnici con il 78,1%, i licei artistici e gli istituti d'arte 77,2%, gli ex istituti magistrali con il 70,9% (57,6%), i licei scientifici 64,5% (61,9%), i classici 60,1 (57,6%) e infine i licei linguistici con 59,9%. I più bravi sono comunque i ragazzi del Liceo Linguistico, in cui il 40,1% è arrivato agli scrutini intermedi senza insufficienze. Invece è stata una pioggia di "5 in condotta": 34.311, 8.151 con la sola insufficienza in comportamento.

Leggi intero articolo su ilsole24ore.com

Questa statistica sarà sicuramente corretta dal punto di vista quantitativo, ma non credo che a partire da essa si possano trarre considerazioni a carattere generale.

A mio avviso, questo per due ragioni fondamentali:
1) Tutte le scuole adottano i medesimi criteri di valutazione?
Esistono verifiche standardizzate al termine di ogni quadrimestre o anno scolastico?
2) Tutte le scuole (nord, centro, sud) (primaria o secondaria) hanno le stesse risorse e potenzialità?
Secondo me, ogni risultato statistico deve essere analizzato in un contesto.
E si deve tenere conto del punto di partenza e del punto di arrivo.
Primo:
Ci sono delle scuole che ottengono successi, basandosi su "volontari volenterosi" e altre che hanno mezzi e risorse.
Come è possibile allora paragonare le valutazioni di scuole con risorse e mezzi differenti?
Secondo:
Ad esempio chi sono gli studenti che hanno insufficienze negli istituti tecnici?
Sono quelli che in prima "media" avevano tante di quelle difficoltà che si poteva pensare che - senza l'obbligo d'istruzione a 16 anni - avrebbero smesso e invece ora magari frequentano il terzo anno di scuola superiore?