14/03/09

Pi greco day 3,14

Nel 1988 nel museo delle scienze di San Francisco veniva celebrato il primo Pi-day. La data? Ovviamente il 14 marzo, 3.14 in inglese, a partire dalle ore 1:59:26 p.m. Mettendo insieme il tutto si ottengono le prime sette tra le infinite cifre decimali del p, pronunciato “pi-greco” dagli italiani, “pi” dai greci o “pie” dagli inglesi. La data coincide anche con il compleanno di Albert Einstein. Anche quest’anno la festa sarà celebrata in tutto il mondo, Torino compresa. L’appuntamento per la festa del pi greco a Torino è il 14 marzo nell’Aula Magna del Politecnico, dalle 9 alle 12.30 con ingresso libero. In programma tre conferenze ma non solo... [...]

La quadratura del cerchio e pi greco
Nell’antichità, una domanda “tormentava” gli scienziati: è possibile costruire con riga, squadra e compasso un quadrato che abbia la stessa area di un cerchio?
E' il problema della cosiddetta “quadratura del cerchio”.
La risposta è no per "colpa" del pi greco.
Il pi greco è definito come il rapporto tra la circonferenza di un cerchio (2 pi greco r) ed il suo diametro (2r) oppure equivalentemente come l’area di una circonferenza (pi greco r²) di raggio uno.
La grande novità del pi greco sta nella sua natura: nel 1761 Lambert ha infatti dimostrato che è un numero irrazionale, non può cioè essere espresso come rapporto di interi. Più recentemente, nel 1882, è stato dimostrato essere anche trascendente, non è cioè soluzione di un’equazione a coefficienti interi o razionali.

La musica, l’arte e la letteratura di pi greco
Avete mai pensato di trasformare le cifre del pi greco in note musicali o in lettere dell’alfabeto? Folle o no, qualcuno l’ha fatto! Dal punto di vista sonoro si ottengono melodie piacevoli ed inaspettate: per averne la prova basta ascoltarne alcune da questo sito.

Per ricordare le cifre del pi greco
Pi greco ha infinite cifre decimali e la loro successione sembra non avere alcuna regola. Attualmente ne sono state calcolate al computer mille miliardi, un nulla rispetto alla loro totalità. Il record mondiale nella memorizzazione delle cifre di pi greco è di Lu Chao, studente 24enne cinese che nel novembre 2005 ha recitato a memoria ben 67.890 cifre in 24 ore e 4 minuti.
Se vi accontentate di memorizzare "solo" le prime 402, leggete Circle Digit, un racconto di Michael Keith in cui ogni parola ha tante lettere quante le cifre in successione del pi greco.




Tornare ai contenuti?

E dopo aver scritto il mio "misero" post del 1/03/2009 , sono stata "felice" di "imbattermi" nell' articolo del Prof. Giorgio Israel su ilmessaggero.it, nome a me noto già ai tempi universitari...
E' sempre fonte di arricchimento trovare in rete tal "genere" di opinioni...
... e chi volesse approfondire visiti il Blog di Giorgio Israel

Di seguito uno stralcio dell'articolo...
[...]
"Forse sarebbe il caso di affrontare la valutazione dello stato della scuola italiana al di fuori dell’ossessione per le cifre e per le percentuali. Magari fosse soltanto una mania nazionale, ereditata dal Duce che ne era talmente affetto da consultare continuamente statistiche e tabelle e mantenere un appuntamento fisso settimanale col presidente dell’Istat, Corrado Gini. Purtroppo è una mania dilagante. Viviamo nell’era della metrica. Tutto attorno a noi viene standardizzato, quantificato e misurato, osservano in un appello volto a criticare questa tendenza eccessiva i direttori delle maggiori riviste internazionali di storia della scienza. Per quanto riguarda un classico tema di misurazione, la valutazione della ricerca, le massime istituzioni internazionali competenti in numeri la International Mathematical Union, l’International Council of Industrial and Applied Mathematics e l’Institute of Mathematical Statistics hanno redatto un rapporto in cui criticano severamente l’uso e l’abuso dei dati.
Nel rapporto si critica anche l’ingenua pretesa di ottenere con i numeri valutazioni semplici e oggettive: i numeri sembrano oggettivi ma la loro oggettività può essere illusoria. I numeri affermano con forza questi istituti non sono intrinsecamente superiori a giudizi ponderati. Sono consapevole di aver menzionato in altre occasioni questa autorevole affermazione che si applica a tante situazioni. Prometto di continuare a farlo fino a che troppi studiosi nel campo delle scienze umane continueranno a preferire a serie analisi qualitative l’ossessione per la statistica, come se nascondersi dietro le cifre conferisse serietà anche a conclusioni manifestamente infondate. “Bisogna seguire un approccio scientifico” si ripete, magari propinando rilevazioni statistiche in forme che non hanno nulla di scientifico, nulla di razionale e persino nulla di sensato.
La scuola italiana va male, comprese le elementari, e non servono numeri per constatarlo, anche se pure le rilevazioni quantitative più recenti lo confermano. Stupisce piuttosto che studiosi che dovrebbero essere attenti ai contenuti si appassionino a dubbie manipolazioni di dati invece di considerare l’unico fatto oggettivo che testimonia in modo inoppugnabile questa crisi: quel che si insegna a scuola e come lo si insegna. E per verificare cosa e come si insegna esistono indicatori di contenuto molto più attendibili di incerte manipolazioni numeriche: i programmi, che si desumono dalle “indicazioni nazionali”, i libri di testo circolanti e l’esperienza sul campo. Non è possibile compiere una disamina in un articolo di giornale: occorrerebbe farlo in una pubblicazione apposita in modo da fornire materiali più oggettivi delle chiacchiere pseudoscientifiche. Si potrà allora constatare quale degrado abbiano subito i contenuti dell’insegnamento nell’ultimo trentennio. Dalla matematica alla storia, dalla geografia alla fisica, è l’immagine di un autentico disastro culturale. E quanto ai libri di testo non si vuol dire che non ne circolino di decenti, ma per un paese che ha formato intere generazioni sui libri di matematica di Enriques e Amaldi tra i migliori del mondo la lettura di certi manuali fornisce soltanto la prova che i loro autori, lungi dal pretendere di insegnare agli altri, avrebbero bisogno di un periodo di studio intensivo e di esami volti ad accertare la loro comprensione dei concetti di base. Ci si può gingillare quanto si vuole con le cifre, ma il ritardo esasperante con cui i bambini arrivano a manipolare i calcoli più elementari, il modo confuso e fuorviante con cui vengono introdotti gli algoritmi di calcolo, l’uso di definizioni assurde, frutto della fantasia di qualche didatta, gettano un’ombra inquietante sulle nostre scuole elementari.
Coloro che predicano che tutto va bene, se la cavano dicendo che la colpa è dell’insegnamento “ex-cathedra” e “trasmissivo”. Ma la scuola italiana ha conosciuto fino a una trentina di anni fa soltanto insegnanti formati in modo puramente “trasmissivo” e senza la formazione al “saper insegnare”. Eppure era una delle scuole migliori del mondo. Quindi il ragionamento fa cilecca. Così come non funziona l’alibi secondo cui la formazione degli insegnanti corredata di competenze didattico-pedagogiche è recente e non se ne sono visti ancora gli effetti virtuosi. In verità, l’ideologia delle “teste ben fatte” piuttosto che piene è penetrata nella scuola italiana da un trentennio ed è divenuta un luogo comune ossessivo che ormai informa il linguaggio degli insegnanti come una preghiera ripetuta meccanicamente ogni mattina. Non si vuol certamente negare l’utilità che possono avere quelle competenze, ma sarebbe saggio considerare gli effetti negativi che ha avuto la loro somministrazione in dosi da cavallo da parte di persone dedite a fabbricare teste vuote mal fatte: per esempio predicando che piuttosto che studiare la geografia occorre “costruire le proprie geografie”. Questi effetti sono sotto gli occhi di chiunque voglia esaminare i contenuti attuali dell’insegnamento anziché manipolare le cifre per esorcizzare il disastro o imputarlo ad altre cause."

12/03/09

La Bottega del Matematico

Si svolgerà anche quest'anno a Salorno dal 30 marzo al 2 aprile la "Bottega del Matematico", un'iniziativa di Laboratorio e di orientamento alla Matematica. La Jugendheim "Haus Noldin" di Salorno sarà, come di consueto, la sede di questa esperienza “unica” nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore a ragazzi che hanno risultati eccellenti in tutte le discipline, in particolare in matematica e scienze.

http://www.provincia.bz.it/usp/285.asp?redas=yes&aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=295149

11/03/09

Riportare sulla retta via una moneta disonesta

Da Rudi Matematici

Produrre una moneta che favorisca un lato è, con le monete moderne, piuttosto difficile: l’unico metodo che conosciamo è quello di rendere la superficie laterale dalla parte opposta a quella che si vuole favorire leggermente arrotondata, in modo tale che la caduta “di spigolo” tenda a far cadere la moneta con la parte arrotondata verso il basso. Inoltre, essendo insignificante dal punto di vista matematico, qui non consideriamo la possibilità di usare una moneta con due facce uguali. Ma in fondo la disponibilità teorica è più che sufficiente, quando si tratta di parlarsi attraverso un monitor; quindi, che le monete comincino a roteare.[...]

Paradossalmente, uno dei problemi più belli e diretti presume proprio di riportare sulla retta via una moneta disonesta: supponete di avere due monete, una truccata e una onesta. Non sapete in che misura la moneta disonesta sia tale (cioè non sapete se favorisce più la testa o la croce, nè in che misura lo faccia) , e soprattutto non potete minimamente distinguere le due monete una dall’altra. Riuscite a definire le regole di un gioco che abbia un risultato corretto? Dovete giocarlo subito, con entrambe le monete, senza perder tempo in indagini per scoprire quale delle due sia la disonesta...

Enigma

La figura del matematico Alan Turing, grazie al quale gli alleati poterono decodificare il linguaggio criptato tedesco Enigma e così vincere la Seconda Guerra Mondiale, al centro del nuovo appuntamento del progetto di diffusione della cultura matematica organizzato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
L’appuntamento, abbinato alla proiezione del film “Enigma”, giovedì 12 marzo 2009 a Modena.

La matematica per salvare il mondo

Dopo una prima sessione svoltasi a New York, il “Festival della Matematica” torna nella consueta sede di Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, dal 19 al 22 marzo. Tematica della seconda edizione della manifestazione è ‘Salvare il mondo con i numeri'.
Tanti gli ospiti di spicco, le medaglie Fields per la matematica Edward Witten, Timothy Gowers, Vaughan Jones, il premio Nobel per la fisica Arno Penzias, il grande fisico italiano Nicola Cabibbo (nella foto), presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, i premi Nobel per la chimica Roald Hoffmann e Richard Ernst, i premi Nobel per l’economia Robert Mundell, John Nash e Thomas Schelling, lo scrittore Paolo Giordano Premio Strega 2008, presentati da autorevoli scrittori, filosofi e giornalisti scientifici italiani come Gabriele Beccaria, Marco Cattaneo, Riccardo Chiaberge, Giulio Giorello, Armando Massarenti.
Tutti cercheranno di rispondere a quesiti quali:
le cose che ci circondano e di cui abbiamo esperienza diretta hanno qualcosa a che vedere con la Matematica?
Come mai la Matematica si dimostra così utile per formulare le leggi della natura?

Leggi articolo su almanacco.rm.cnr.it

Leggi ansa.it per leggere cosa ha detto a New York il premio Nobel per la Fisica Sheldon Glashow riguardo la crisi

10/03/09

Un libro, per piacere!

Venerdì 13 marzo 2009, ore 21.00 presso il Centro civico di Castelcovati (Bs)

La Biblioteca comunale “Gianni Rodari” di Castelcovati,
nell’ambito dell’iniziativa “Un libro, per piacere!”
cui partecipa anche la biblioteca “Cantù” di Rovato
invita a un Incontro con l’autrice ANNA CERASOLI Matematicamente.

Leggi articolo

L’errore in matematica


Presso l'Università "La Sapienza" di Roma - Dipartimento di matematica - 11/03/2009, h 11.00

nell’ambito del progetto Appuntamenti con la scienza organizzata dalla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, il professor Piero D’Ancona terrà il secondo incontro, dal titolo L’errore in matematica.

Info Elisabetta Marziali
(+39) 06 49912359

I gesti facilitano l'apprendimento della matematica

Secondo un gruppo di ricercatori americani i bambini imparano meglio la matematica se l'insegnante "mima" la lezione.
Per imparare la matematica serve gesticolare.
Non è una bizzarra teoria, bensì l’autorevole scoperta pubblicata sulla rivista Psychological Science da un team di psicologi statunitensi.

Leggi articolo su tecnicadellascuola.it

Il cervello ha un sesso?

L'8 marzo è stata festeggiata la festa della donna per rendere omaggio e rafforzare le capacità delle donne di tutto il mondo. Tuttavia, mentre esistono differenze tra uomini e donne, la domanda sulla somiglianza del loro cervello continua a suscitare l'interesse della gente. In un intervista che sarà presto pubblicata sulla rivista research*eu, la dottoressa Catherine Vidal, neurobiologa straordinaria e direttrice della ricerca presso l'istituto Pasteur in Francia, parla del nostro cervello e delle differenze esistenti tra il cervello maschile e quello femminile.

09/03/09

Matematica e arte al Q4

Da mercoledì 11 marzo, al Quartiere 4, Firenze, sono previsti degli incontri di carattere scientifico, che si concentreranno, in particolare sul rapporto tra matematica e arte:

11 marzo ( Circolo Arci Isolotto ): “L'avventura del quadrato: da Lascaux a Munari”, con Michele Emmer dell'Università La Sapienza di Roma;
18 marzo ( Giardino di Archimede ): “La geometria della visione: la prospettiva e i suoi modelli artistici”, con Filippo Camerota, Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze e Gianni Maglietta, artista;
25 marzo ( Circolo Arci Isolotto ): “Il timbro dei suoni e la Matematica”, con Placio Longo dell'Università degli Studi di Pisa;
1 aprile ( Giardino di Archimede ): “La Cupola del Brunelleschi vista da un matematico”, con Giuseppe Conti dell'Università degli Studi di Firenze.

Leggi articolo su ilreporter.it