16/02/09

Matematica con... detective

In scena fino al 22 febbraio al Teatro Oscar di Milano lo spettacolo composto di due atti unici: Il dilemma del prigioniero” e “I 7 ponti”.

Nel primo atto, come in tutti i film o sceneggiati televisivi del genere poliziesco, il commissario va da una stanza all’altra dicendo ai due indiziati che l’altro lo ha accusato dell’omicidio per stimolarne la reazione (o nega, o nega e accusa o confessa). A questo punto veniamo a sapere che questa (apparentemente) banale strategia che “analizza situazioni di conflitto e ne ricerca soluzioni competitive” ha una nobiltà matematica: la Teoria dei Giochi.

Nel secondo atto, l’intelligente detective risolve i casi con l’aiuto della Teoria dei Grafi che attraverso simulazioni matematiche (schematizzate su video-lavagne) e riesce a individuare la via di minor resistenza, la via “giusta”, la più breve (come si ottiene con il Tom Tom Go).

Leggi articolo

Gli studenti italiani e la matematica

Molto interessante l'articolo su ilsecoloXiX.it su Gli studenti italiani e la matematica:

I bravi (in matematica) continuano e esserci (la percentuale rispetto al numero dei nati continua a essere costante), ma sono in numero inferiore al passato perché è smagrito il parco degli studenti potenziali. In compenso è aumentato il numero di quelli che accedono all’istruzione superiore (dalla quale sarebbero stati esclusi ai tempi delle selezioni selvagge). Personalmente (dice Vincenzo Tagliasco) credo nella validità dell’istruzione in ogni caso: anche quando viene elargita a riottosi “mediocri”.
Se si fosse voluto anche aumentare la percentuale dei bravi, ben altre strategie si sarebbero dovute adottare.
[...]
Nel frattempo, i consigli di sempre: investire sugli insegnanti delle scuole elementari, fondamentali per la creazione di atteggiamenti positivi nei riguardi della matematica; riconoscere l’importanza degli insegnanti di matematica, gratificandoli a livello economico e di status; scrivere libri di testo in grado di intercettare i suggerimenti delle scienze della formazione e della comunicazione; investire non solo negli studenti eccellenti ma anche in quelli che “non ne hanno voglia”; promuovere Olimpiadi e concorsi dedicati ai docenti che propongono nuovi ed efficaci metodi per insegnare matematica di base anche ai più renitenti; finanziare contaminazioni culturali tra insegnanti di matematica e progettisti di spot televisivi, registi teatrali e cinematografici; insegnare a leggere il libro di testo di matematica (mettendone in evidenza lo stile prescrittivo, contorto e incomprensibile) e a interpretare il testo degli esercizi (anche senza eseguirli) evitando gli eccessi ripetitivi nei “compiti a casa”.