27/06/09

L’officina matematica - di Emma Castelnuovo

Emma Castelnuovo:
Figlia di Guido Castelnuovo, importante studioso di Probabilità e “padre fondatore” della scuola italiana di Geometria, Emma si laurea nel 1936 in Matematica presso l’Università di Roma con una tesi di Geometria algebrica. Vince ben presto il concorso per insegnare nel primo ciclo della scuola secondaria (scuola media), ma viene allontanata a causa delle leggi razziali: soltanto dopo la liberazione di Roma, nel 1946, entra a tutti gli effetti nel ruolo, e comincia la sua avventura di ricercatrice della didattica della matematica: «Un interesse che nacque perché notavo che gli allievi erano poco interessati alla geometria», racconta. Da subito articoli e libri frutto degli studi della prof.ssa Castelnuovo dimostrano l’assoluta attualità delle sue teorie.
È del 1946 un articolo su “Il metodo intuitivo per insegnare la Geometria nel Primo Ciclo della Scuola Secondaria”, al cui interno si trovano le idee che sviluppa poi nel libro Geometria Intuitiva (1949):
[...]
Il metodo Castelnuovo è diventato ben presto famoso, ed è tutt’oggi il fondamento dei programmi scolastici delle scuole medie. Oggi, alla terza ristampa del suo ultimo libro edito da La Meridiana – L’officina matematica. Ragionare con i materiali – alla bella età di 96 anni Emma Castelnuovo dimostra di avere ancora molto da insegnare attraverso una proposta didattica sorprendente per la sua semplicità e avvincente per la sua efficacia, in cui la conoscenza viene costruita passo dopo passo, a partire da osservazioni, domande aperte, uso di materiali da manipolare e un confronto continuo con l’arte e con la storia.

25/06/09

Prove di matematica all'esame di stato

ANIMAT (Associazione Nazionale degli Insegnanti di Matematica)
lancia un comunicato sulle prove di matematica all'esame di stato di Liceo scientifico:

Il merito non è un quiz - Giorgio Israel

Per chi non l'avesse letto l'interessante (come sempre) articolo del Prof. Giorgio Israel

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=19302&sez=HOME_SCUOLA&npl=&desc_sez=

riporto di seguito uno stralcio significativo:
"Agli inizi del Novecento, si svolse uno scambio di idee tra il fondatore dell’economia matematica, Léon Walras e il grande matematico Henri Poincaré sul significato e la portata di un concetto fondante della teoria, l’utilità. Nessuno dei due, neppure Walras, ardiva supporre che l’utilità potesse essere misurata: tutt’al più si discuteva se potesse essere oggetto di una speculazione matematica generica, senza applicazioni numeriche concrete. Ma oggi gli “esperti” si avventurano a misurare qualsiasi qualità umana senza provare neppure a chiedersi se ciò abbia il minimo senso e il minimo fondamento scientifico. Per misurare qualcosa occorre definirne l’unità di misura: qual è l’unità di misura della “competenza”? La questione è cruciale perché la presunzione di poter raggiungere una valutazione strettamente oggettiva e quantitativa si basa sulla distinzione ormai invalsa tra “conoscenze” e “competenze” che è ormai divenuta una filastrocca ripetuta senza sapere neppure bene di cosa si tratti. La competenza è ritenuta fondamentale in quanto su di essa si appuntano le speranze di una valutazione oggettiva e, in alcuni Paesi, ciò è stato tentato proprio in relazione alle prove del tipo “maturità”. Ma cos’è la competenza? Con questo termine si vorrebbe definire una dimensione soggettiva di capacità, risorse e attitudini, non soltanto professionali ma anche relazionali, acquisite nel processo formativo. Dietro certe affermazioni di facciata, gli addetti ai lavori ammettono che una definizione univoca di competenza non esiste. Anzi, una commissione mondiale istituita negli anni novanta per tentare di pervenire a una siffatta definizione ne ha prodotte un numero enorme senza concludere nulla. Non soltanto: si ammette che le definizioni che includono i fattori relazionali e affettivi sono assolutamente inadatte a essere misurate, mentre per altre definizioni “deboli” si è tentato qualcosa con poco costrutto. Ad ogni modo, se anche gli specialisti in materia ammettono, sia pure tra i denti, che per una valutazione delle competenze con test siamo ancora in alto mare, è saggio affidarsi mani e piedi legati a simili metodologie?Forse il tema della misurazione oggettiva dei fattori soggettivi è un tema scientifico (e filosofico) troppo complesso per qualche azienda di valutatori. Ma non è comunque un bel segnale che troppi ripetano parole come “conoscenze-competenze”, “valutazione” e “autonomia” solo perché fanno parte dei codici dell’eurocrazia. Dove muore lo spirito critico muore anche la cultura e l’istruzione.
Cosa è più urgente fare? Proviamo a dirlo in pillole.
Occorre riqualificare la funzione dell’insegnante introducendo una progressione di carriera e un sistema di formazione e reclutamento basati sul merito (ovvero su prove e verifiche).
Occorre ricondurre gli attori della scuola ai loro ruoli: niente più famiglie sindacati dei figli e studenti che comandano a scuola (da questo punto di vista la vicenda dei tabelloni del Liceo Berchet di Milano con i voti dati dai docenti agli studenti accanto a quelli dati dagli studenti ai docenti è un episodio di squallida demagogia).
La valutazione delle scuole va effettuata da commissioni ispettive “umane” composte da insegnanti esterni o anche in pensione.
Occorre procedere a un riesame a fondo di curricula e programmi mettendo al bando fumisterie e metodologismi vacui e procedendo a una rigorosa riqualificazione disciplinare.
Infine, occorre un esame della questione dei libri di testo: troppi e non sempre di buona qualità; davvero troppi e spesso pessimi alle elementari, probabilmente come conseguenza della loro gratuità.
In generale, meno statistiche e più valutazioni di contenuto.
Per l’università va fatto un discorso analogo. Appare ormai chiaro che il meccanismo di reclutamento basato sulle liste nazionali è l’unica scelta sensata, mentre una ristrutturazione della “governance” deve mantenere al corpo docente il ruolo di indirizzo scientifico-didattico. Anche qui, per la valutazione meno numeri e più “giudizi ponderati” per dirla con le parole della International Mathematical Union."

24/06/09

Il liceo è il liceo

Lettera al messaggero di una studentessa motivata:

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=63234&sez=HOME_SCUOLA

Chiede: "Da anni oramai, iscriversi all'università è diventato un obbligo, ma perchè?"

In maniera semplicistica, le rispondo: "Perchè oggi è più difficile trovare lavoro ed iscriversi all'università è un modo per posticipare il proprio ingresso nel mondo dei disoccupati".

Ad ogni modo, la questione è delicata e complicata, mi riprometto di scrivere riflessioni più accurate.

Draghi: Competenze matematiche e scientifiche per lo sviluppo del Paese.

Il miglioramento delle competenze matematiche e scientifiche è stato al centro dell'intervento del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, nel corso della premiazione degli studenti a Palazzo Koch.
Il premio annuale "Per lo studio della matematica e dell'informatica nella scuola media superiore" è stata l'occasione per ricordare come le indagini internazionali abbiano messo a nudo i livelli mediocri di preparazione dei nostri studenti in campo scientifico e matematico e la notevole differenza tra le aree geografiche del nostro Paese.

Leggi post del 22/06/2009

Leggi articolo su ilsole24ore

Aspettando la maturità

La maturità in un clic.
Soluzioni della prova di matematica sul sito Bocconi già a partire dalle ore 15.00 del 26 giugno.

http://www.stampa.unibocconi.it/articolo.php?ida=2214&idr=3

22/06/09

Olimpiadi internazionali della Matematica

Le Olimpiadi internazionali della Matematica compiono 50 anni.

L'edizione del 2009 della singolare sfida per studenti under 20 si terrà in Germania, a Brema, dal 10 al 22 luglio prossimi.

Lo scorso anno le Olimpiadi dei numeri e delle formule si sono svolte a Madrid: 97 i Paesi partecipanti e 535 i concorrenti.

Sono state assegnate 47 medaglie d’oro, 100 d’argento e 120 di bronzo.

A dominare la scena due ragazzi cinesi e uno studente americano che hanno totalizzato il punteggio massimo: 42 su 42.

Tra le Nazioni in gara, la Cina con 217 punti ha superato la Russia (199) e gli Stati Uniti (190). L’Italia si è piazzata al ventiquattresimo posto, ma i sei concorrenti italiani hanno conquistato tutti una medaglia: 3 d’argento e 3 di bronzo.

La prima edizione delle Olimpiadi di Matematica si svolse nel 1959 in Romania. In campo, per la gara internazionale di problem-solving, solo 7 Nazioni. Il numero, nel corso degli anni, è andato sempre più aumentando, fino alla quota record dell’edizione dello scorso anno, in Spagna, che ha visto la partecipazione di 97 Paesi.

[...]

Ogni nazione può inviare fino ad un massimo di 6 partecipanti accompagnati da un caposquadra, un vice ed eventuali osservatori. I partecipanti, che gareggiano individualmente, non devono aver compiuto i 20 anni e non devono essere iscritti a nessuna università o ente di istruzione superiore.

La gara consiste nella soluzione di 6 problemi di geometria, algebra, teoria dei numeri e combinatoria. Le soluzioni devono essere costituite da una dimostrazione completa e dettagliata del problema posto e sono redatte nella lingua madre dei partecipanti. I problemi vengono valutati numericamente da 0 a 7 e quindi il risultato massimo possibile è 42.

Revisione classi di concorso: quale sorte per la A25 (ex 47A)?

Leggi articolo su orizzontescuola

Nel decreto ministeriale, si parla di inidividuazione di classi di concorso per le quali saranno attivati corsi di riconversione professionale. Ci dobbiamo aspettare anche la A25???

Leggi decreto ministeriale

Premio per lo studio della matematica e dell'informatica

Oggi, presso palazzo Koch in Roma, è avvenuta la consegna del
"Premio per lo studio della matematica e dell'informatica nella scuola media superiore".
I vincitori sono stati selezionati d'intesa con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca tra gli studenti che hanno preso parte con successo alle Olimpiadi nazionali di matematica, organizzate con l'Unione Matematica Italiana (UMI), e alle Olimpiadi nazionali di Informatica, organizzate con l'Associazione per l'Informatica e il Calcolo Automatico (AICA).

Leggi articolo su milanofinanza.it