Nella città di Verbania. Dal 19 al 24 aprile sul Lago Maggiore si celebra l'anniversario dell'Ipotesi di Riemann del matematico tedesco Bernhard Riemann.
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19/04/09
LA MATEMATICA TORNA ALL’ACQUARIO
A Genova, il 22 aprile, alle 17,50, avrà luogo nell’Auditorium dell’Acquario la seconda conferenza del progetto “LA MATEMATICA TORNA ALL’ACQUARIO”.
Il tema dell’incontro “GIOCHI MATEMATICI” sarà trattato dal prof. Angelo Guerraggio, professore ordinario di Matematica presso l’Università dell’Insubria di Varese e l’Università Bocconi di Milano. Si parlerà di quei divertimenti di carattere matematico e logico che fin dall’antichità hanno impegnato le menti curiose. Spesso furono anche uomini illustri, come Archimede, Einstein e Lewis Caroll (l’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie) a non disdegnare di dedicare un po’ di tempo a queste curiosità matematiche, che spesso furono anche fonte di ispirazione scientifica.
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Il tema dell’incontro “GIOCHI MATEMATICI” sarà trattato dal prof. Angelo Guerraggio, professore ordinario di Matematica presso l’Università dell’Insubria di Varese e l’Università Bocconi di Milano. Si parlerà di quei divertimenti di carattere matematico e logico che fin dall’antichità hanno impegnato le menti curiose. Spesso furono anche uomini illustri, come Archimede, Einstein e Lewis Caroll (l’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie) a non disdegnare di dedicare un po’ di tempo a queste curiosità matematiche, che spesso furono anche fonte di ispirazione scientifica.
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1 2 3 5 7 11 13 17.... e poi?
L' ipotesi di Riemann compie 150 anni: era il 1859 quando Riemann fece la sua congettura sulla distribuzione dei numeri primi.
La frequenza con cui occorrono i numeri primi è intimamente correlata al comportamento di una certa funzione, la cosiddetta funzione zeta. E aveva congetturato come «molto probabile» che gli zeri "interessanti" di quella funzione, i punti in cui si annulla, fossero tutti allineati su una retta, la «retta critica» come la chiamano i matematici.
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La frequenza con cui occorrono i numeri primi è intimamente correlata al comportamento di una certa funzione, la cosiddetta funzione zeta. E aveva congetturato come «molto probabile» che gli zeri "interessanti" di quella funzione, i punti in cui si annulla, fossero tutti allineati su una retta, la «retta critica» come la chiamano i matematici.
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