01/11/08

Beata intrinseca matematica!

Il mondo "lungi dal nascere dal caos, assomiglia ad un libro ordinato", ha detto il Papa Benedetto XVI, citando un'immagine cara a Galileo. "E' un cosmos". "Nonostante gli elementi di irrazionalità, caos e distruzione nel lungo processo di cambiamento del cosmo, la materia in quanto tale è 'leggibile'", ha un'intrinseca 'matematica'. La mente umana può pertanto impegnarsi non solo in un 'cosmografia', studiando fenomeni misurabili, ma anche in una 'cosmologia', discernendo la logica interna visibile del cosmo".

A cosa serve la matematica?

Ovviamente, lungi da me dal voler istigare qualcuno...
Comunque a che cosa potrebbe servire la matematica?

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Matematica discreta

La matematica discreta è diventata famosa negli ultimi decenni per le sue applicazioni in campo informatico. I suoi concetti e le sue notazioni sono particolarmente utili, ad esempio, per lo studio o la modellazione di oggetti negli algoritmi informatici e nei linguaggi di programmazione. I grafi sono oggetti discreti che permettono di schematizzare una grande varietà di situazioni e di processi, consentendo di analizzarli in termini quantitativi ed algoritmici, mentre gli algoritmi sono veri e propri metodi per la soluzione di un problema adatto a essere implementato sotto forma di programma.

Incontri con la matematica

Convegno sulla didattica della matematica e le lezioni d’aula. Dal 7 al 9 di novembre 2008 si tiene a Castel San Pietro (Bologna) il Convegno n. 22 sulla “Didattica della matematica lezioni d’aula”.

Leggi GRUPPO di RICERCA e SPERIMENTAZIONE in DIDATTICA e DIVULGAZIONE della MATEMATICA - Dipartimento di Matematica - Università di Bologna

31/10/08

Tutta la vita in una formula???

Due giovani economisti, Andrea Tesei e Andrea Petrella, hanno accettato la sfida di scrivere l'equazione della mediocrità, aiutando a capire i tanti successi nell’Italia dei senza merito.
Eccola qui: Prob (Tt = St) = (1-Mt)k.
Semplificando: nella società ideale il rapporto fra talento (T) e successo (S) è pari a uno.
Più è bassa la probabilità, più è inefficiente la società, dove M è la proporzione dei mediocri (che hanno successo anche perché fanno rete) sul totale degli individui.
I dettagli li trovate nel libro di Antonello Caporale «Mediocri. I potenti dell'Italia immobile» (Baldini Castoldi Dalai Editore): l'equazione è lì, provate ad applicarla, a parziale consolazione di un flop immeritato.
Riguardo alle questioni sentimentali, invece, è meglio rivolgersi alla ricercatrice inglese Clio Creswell, lettura indispensabile per chi è angosciato dall’imprevedibilità delle relazioni amorose: «Che ci crediate o no, il sesso è alta matematica!», dice Clio Creswell e sostiene, senza timore di smentita, che un algoritmo funziona molto meglio di un oroscopo.
Grazie a lei si può consultare il teorema di Giulietta e Romeo e quello di Petrarca, studiare la relazione fra attrazione e somiglianza (Y = 5,44X + 6,62) che è alla base del rapporto di coppia e ricavare suggerimenti davvero scientifici sull’opportunità di flirtare o tornare con un ex e sul numero di partner che è opportuno frequentare prima di fermarsi con «quello giusto».
«Matematica e sesso», sintesi di tutte queste ricerche, è pubblicato da TEA, ma, arrivati a pagina 167-168, ci vuole un aiutino...

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30/10/08

'Flatlandia' di Abbott al Festival della Scienza 2008 di Genova

Flatlandia è un racconto di Edwin Abbott pubblicato per la prima volta nel 1881: la storia di un povero quadrato che incontra una sfera e da allora pretende che i suoi simili si convincano che la realtà non è piatta (flat), ma tridimensionale...
Flatlandia su Wikipedia

David Riondino e Piergiorgio Odifreddi in una conferenza-spettacolo dal testo di Abbott. Giovedì 30 ottobre al Teatro Duse di Genova. In occasione del Festival della Scienza 2008 di Genova
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L’edizione 2008 del Festival è interamente dedicata al tema chiave della Diversità, elemento essenziale della vita e della cultura.
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28/10/08

Problema dello zaino

Data la complessità raggiunta dai sistemi tecnologici attuali, commettere degli errori in un processo decisionale può risultare piuttosto semplice. Per questo motivo sono nati diversi team di ricerca che si occupano dello studio di metodi di supporto alle decisioni.
Sempre più facoltà universitarie scientifiche hanno scelto di includere nei propri corsi di studio questa materia offrendo agli studenti degli strumenti pratici, basati su semplici algoritmi matematici, che, davanti ad un problema, aiutino nella scelta della soluzione più efficace, che produca risultati migliori. Uno degli esempi più noti è il problema dello zaino.
Il Problema dello zaino, detto anche Knapsack problem, è un problema di ottimizzazione combinatoria posto nel modo seguente:
Sia dato uno zaino che possa supportare un determinato peso.
Siano dati inoltre N oggetti, ognuno dei quali caratterizzato da un peso e un'utilità (ovvero un guadagno).
Il problema si propone di scegliere quali di questi oggetti mettere nello zaino per ottenere la maggiore utilità senza eccedere nel peso sostenibile dallo zaino stesso.
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Leggi programmazione.it a proposito di AMPL A Modeling Language for Mathematical Programming
Soluzione al problema in figura: la soluzione è di mettere nello zaino tre scatole gialle e tre grigie

26/10/08

Viaggi nel passato o nel futuro?

Non lascia nessuna speranza a chi sogna viaggi nel passato o nel futuro, Etienne Klein, intervenendo al Festival della Scienza domenica 26 ottobre. Nella sua lectio magistralis, lo scrittore e docente di fisica (è Professore all'Ecole Centrale di Parigi e direttore del Commissariato per l’Energia Atomica) ha ripercorso la storia del concetto di tempo nel corso dei secoli. Storia di un'eterna contesa tra fisica e filosofia, di grandi personaggi e grandi intuizioni, che però non hanno cambiato il nostro modo di “dire” il tempo.
Passando per le dispute tra Newton e Leibniz, Klein annovera anche un pittore, Roman Opalka tra quanti deputati a spiegare, con la sua opera, l’irreversibilità del tempo. Dal 1965 Opalka dipinge tele sulle quali riporta una progressione di numeri primi, a partire dal numero 1: il progetto nasce da una riflessione basata sulla constatazione che il tempo non passa in base alle nostre emozioni e che ogni istante ha lo stesso valore degli altri. Dalla pittura alla filosofia, Klein introduce Kant e il principio di causalità (secondo il quale un fenomeno che dipende da un altro viene osservato sempre dopo quest’ultimo), che di fatto smentisce la possibilità di una circolarità del tempo e ha interpretazioni differenti a seconda della teoria fisica nel quale viene inserito: garantito dalla teoria lineare di Newton, viene solo apparentemente messo in crisi, ma di fatto confermato dalla relatività ristretta di Einstein.

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