19/12/08

Passioni d'amore e matematica: terza puntata

Intervista a Maria Rosa Menzio, già laureata in matematica a Torino e poi ricercatrice del CNR, impegnata nel panorama del teatro italiano.

Leggi l'intervista di Claudio Pasqua su gravità zero, blog di divulgazione scientifica
Di seguito uno stralcio:

Pasqua: La matematica può descrivere ed aiutare a comprendere le passioni umane, come ad esempio le passioni d'amore?
Qualche "umanista" o filosofo dubita della possibilità di mettere in contatto campi diversi, come la letteratura e la matematica. E che le passioni umane non possono essere descritte da sterili equazioni. Cosa può rispondere?

Menzio: "Prima di tutto che le equazioni, a ben saper guardare, non sono mai sterili. Cito solo la poesia delle equazioni di Cardano: essa mostra come la matematica e il suo raffinato strumento di lavoro (peraltro appena inventato all'epoca di Cardano) cioè le formule, siano il tentativo, riuscito, di semplificare l'italiano scientifico.

Inoltre la struttura di un dramma teatrale (romanzo, racconto, film) è stata analizzata recentemente da uno studio dello scrittore Ade Capone. Detto in breve il risultato è questo: il primo atto deve durare circa il 30%, il secondo o parte centrale il 50%, il finale il 20% dell'intero dramma, altrimenti qualcosa non funziona. O si arriva troppo presto in argomento, o ci si sbrodola nella conclusione. Ed è circa la stessa percentuale che vale in una bella storia d'amore, anche quando finisce. Il corteggiamento non dev'essere troppo breve, né troppo lungo il lasciarsi."
Comunque - aggiungo io - nelle "storie d'amore", credo ci siano molte, molte variabili :-)

Maria Rosa Menzio sarà tra i relatori al Convegno Eccellenze al Femminile, previsto a Torino il 17 gennaio 2009.

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