26/10/08

Viaggi nel passato o nel futuro?

Non lascia nessuna speranza a chi sogna viaggi nel passato o nel futuro, Etienne Klein, intervenendo al Festival della Scienza domenica 26 ottobre. Nella sua lectio magistralis, lo scrittore e docente di fisica (è Professore all'Ecole Centrale di Parigi e direttore del Commissariato per l’Energia Atomica) ha ripercorso la storia del concetto di tempo nel corso dei secoli. Storia di un'eterna contesa tra fisica e filosofia, di grandi personaggi e grandi intuizioni, che però non hanno cambiato il nostro modo di “dire” il tempo.
Passando per le dispute tra Newton e Leibniz, Klein annovera anche un pittore, Roman Opalka tra quanti deputati a spiegare, con la sua opera, l’irreversibilità del tempo. Dal 1965 Opalka dipinge tele sulle quali riporta una progressione di numeri primi, a partire dal numero 1: il progetto nasce da una riflessione basata sulla constatazione che il tempo non passa in base alle nostre emozioni e che ogni istante ha lo stesso valore degli altri. Dalla pittura alla filosofia, Klein introduce Kant e il principio di causalità (secondo il quale un fenomeno che dipende da un altro viene osservato sempre dopo quest’ultimo), che di fatto smentisce la possibilità di una circolarità del tempo e ha interpretazioni differenti a seconda della teoria fisica nel quale viene inserito: garantito dalla teoria lineare di Newton, viene solo apparentemente messo in crisi, ma di fatto confermato dalla relatività ristretta di Einstein.

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