05/11/08

'A DISAPPEARING NUMBER' un numero che scompare

Srinivasa Ramanujan, il ''Mozart della matematica'', genio autodidatta vissuto tra XIX e XX secolo, e' il protagonista dello spettacolo 'A disappearing number' in calendario al Piccolo Teatro Strehler dal 7 al 9 novembre.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Simon Mc Burney per la compagnia Complicite, attraversa tre continenti, epoche e storie diverse, per tracciare un provocatorio modello matematico sull'incontenibile desiderio di conoscenza dell'essere umano.

Indiano Tamil, Ramanujan nacque nel 1887 da una famiglia di brahamini ortodossi e manifesto' un precocissimo talento per la matematica.
La miseria della famiglia lo costrinse ad abbandonare gli studi e ad impiegarsi nella Ragioneria di Stato.
Nel 1913, mando' una lettera a tre professori di Cambridge, tra cui G.H. Hardy, includendovi una lunga lista di teoremi che si dichiaro' in grado di dimostrare.
Solo Hardy fu colpito dal genio di Ramanujan e si adopero' per accoglierlo a Cambridge. L'esperienza risulto' del tutto negativa: ''a Cambridge - spiega Simon Mc Burney - Ramanujan era un brahamino in mezzo a cristiani, un vegetariano tra carnivori, ma soprattutto un matematico intuitivo tra empiristi''.
Contratta la tubercolosi, torno' in India e mori' nel 1920 a 32 anni. Hardy scrisse in seguito ''Conoscere Ramanujan fu l'unico episodio romantico della mia intera esistenza''.

Nello spettacolo si intrecciano due piani narrativi: quello della relazione tra i due matematici, all'epoca della prima Guerra Mondiale, e l'altro, ambientato a Londra, ai giorni nostri, dove Alex, indoamericano che lavora in Borsa, e' sedotto dall'intelligenza e dal mistero della moglie Ruth, matematica che studia la vita e l'opera di Ramanujan e ne segue le tracce fino in India dove trovera' la morte.

Cento anni prima Ramanujan aveva fatto lo stesso viaggio, con il medesimo finale, ma in senso contrario.

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