02/07/09

Teoria dell'utilità attesa

Giulio Giorello, filosofo della scienza con cattedra all’università degli studi di Milano, autore di diversi saggi tra cui il recente Lo scimmione intelligente. Dio, natura e libertà con Edoardo Boncinelli (Rizzoli), direttore di collane scientifiche per Raffaello Cortina, appassionato di fumetti, e forse... gran decisionista?

Giulio Giorello, perché ha “deciso” di rispondere a questa telefonata?
«Oh, per due motivi. Lei mi ha già intervistato una volta in occasione dei settantacinque anni di Paperino - a proposito, io mi sento sempre un po’ Paperino - e ricordo che fu gentile e la conversazione uscì piacevole. E poi perché sovente fate belle pagine di cultura».

Una decisione razionale, dunque?
«Razionale è qualunque decisione di un soggetto che tende a massimizzare l’utilità d’attesa».

Utilità d’attesa... cos’è?
«È una funzione matematica, però la possiamo usare per spiegare come prendiamo le decisioni. Ecco, le prendiamo “pesando” i nostri desideri, facendo una media ponderata tra di essi. Non intendo i desideri arbitrari, ma quelli che hanno almeno un requisito di coerenza. Già Dante criticava quelli che prima “vogliono e poi disvogliono”. Di questa funzione dell’utilità d’attesa hanno parlato Pascal come Bruno de Finetti».

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