18/07/09

Sulla dotta ignoranza

"Noi crediamo di conoscere la realtà con la matematica e le scienze; ma sono proprio esse a dirci che la realtà è un mistero insolubile per la nostra mente." (Nicola Cusano 1440)

E poi

"Socrate diceva: “Io so una sola cosa, di non sapere nulla”.

S. Agostino ha usato per la prima volta il concetto di “dotta ignoranza”. Esiste l’ignoranza dello sciocco, di colui che non sa e non vuol sapere; ed esiste l’ignoranza del dotto, cioè di colui che, pur conoscendo molte cose, sa che infinitamente più grande è la non conoscenza. Dunque un’ignoranza “dotta”, consapevole.

Bernardo di Chartres (XII secolo) si è servito dell’immagine dei “nani sulle spalle di giganti”: noi siamo i nani, che possiamo guardare più lontano dei nostri antenati non per la nostra piccola statura, ma in virtù del fatto che siamo posti più in alto."

Leggi post "elogio dell'ignoranza" su semperamicus.blogspot.com

Nessun commento: