Di seguito un interessante stralcio:
Il problema della crisi sembra insolubile, mentre penso che con un minimo d’immaginazione sul nuovo e di conoscenze sulle matematiche elementari il problema risolvibile.
Facciamo delle semplici considerazioni matematiche sul nostro Paese, considerazioni che in seguito altri Paesi potranno fare.
Facciamo delle semplici considerazioni matematiche sul nostro Paese, considerazioni che in seguito altri Paesi potranno fare.
I lavoratori in Italia sono circa 20 milioni e lavorano 40 ore settimanali, i disoccupati sono attualmente circa 2 milioni, poiché la produzione è diminuita, di conseguenza diminuiscono i posti di lavoro. Al fine di far lavorare tutti, basta fare l'elementare calcolo: 40 ore settimanali per 20 milioni di lavoratori, diviso 22 milioni di lavoratori e disoccupati, si ottiene 36 ore settimanali[...].
La considerazione successiva dice che, facendo lavorare i 22 milioni di lavoratori ai costi attuali le aziende fallirebbero, perciò se 100 è lo stipendio attuale orario o mensile, è sufficiente ridurre lo stipendio 100 x 20milioni / 22milioni = 90,9, con una riduzione dello stipendio di circa il 9% tutti lavorerebbero, con un tempo libero a disposizione per seguire meglio la propria famiglia, acculturarsi, riposarsi, in definitiva migliorare la vita e portare la società ad un livello superiore all'attuale.
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